Le nostre storiche pompe per iniezione di resine deumidificanti

Il 2019 rappresenta per Dry Wall System un traguardo ragguardevole: l’azienda con sede principale a Nettuno (Roma), e che oggi conta altre tre sedi in Italia (Settala – Milano, Cassola – Vicenza, Settesorelle – Piacenza), festeggia infatti i 40 anni di attività nel settore delle deumidificazioni, impermeabilizzazioni e consolidamenti strutturali. Per questo motivo l’azienda, generalmente proiettata al futuro e alle innovazioni tecnologiche per combattere l’umidità di risalita (o umidità di capillarità o ancora umidità ascendente) e le infiltrazioni d’acqua, volgerà di tanto in tanto il suo sguardo al passato.

 

La gloriosa pompa per la barriera chimica deumidificante

Nel caso in questione, Dry Wall System ripropone una storica pompa per la creazione della barriera chimica deumidificante. Attraverso questa gloriosa apparecchiatura, risalente a una ventina di anni fa, si realizzavano le iniezioni di resine siliconiche nei muri costruiti in materiale assorbente, procedendo dunque alla loro deumidificazione. La proprietà assorbente di questi materiali, come tufo, arenaria, calcarenite, pietra di lecce anche detta pietra leccese, mattone pieno, infatti, era – ed è tutt’ora – causa di umidità di risalita sulle pareti.

 

Deumidificazioni dei muri: dal passato al presente

La pompa serviva per interrompere il flusso di risalita dell’acqua generatosi attraverso i capillari del materiale assorbente, sconfiggendo il fastidioso problema dell’umidità dei muri. La cosa bella è che gli interventi realizzati durante i decenni mediante la tecnologia della barriera chimica sono tutt’ora validi.
Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento sulla barriera chimica deumidificante e come avviene oggi l’intervento, può cliccare qui.

pompa Dry Wall System per barriera chimica deumidificante
Storica pompa per barriera chimica deumidificante 2